Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
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La notificazione di atti impositivi nei confronti di società cancellata dal registro delle imprese.... (di Francesco Pepe, Professore Associato di Diritto Tributario, Università di Sassari.)


Nota a Cass. civ., sez. VI, sent. 20 dicembre 2018, n. 33087

Il contributo critica l’orientamento della Cassazione per cui gli ex-soci avrebbero legittimazione processuale ad impugnare “in proprio” l’atto intestato alla società cancellata dal registro delle imprese, con salvezza del processo da essi instaurato.

Tax assessment notification to companies cancelled by the register of companies

The essay criticizes the orientation of the Court of Cassation therefore the former shareholders can challenge "on their own” the deed headed to a company already deleted from the Register of Companies without prejudice to the process they established.

1. Nella pronuncia in esame (Cass., sez. VI, n. 33087/2018) – invero rappresentativa di un orientamento sempre più consistente (cfr., tra le più recenti, Cass., sez. V, ord. n. 897/2019; sez. V., ord. n. 38/2019; sez. VI, ord. n. 32682/2018, sez. V, nn. 30341 e 30342/2018; sez. V, ord. n. 25487/2018) – si afferma la legittimazione processuale degli ex-soci ad impugnare l’atto notificato alla società pur già cancellata dal registro delle imprese, dunque – a norma degli artt. 2291, 2332 e 2495, comma 2, c.c. e secondo “granitica” giurisprudenza (a partire da Cass., sez. un., nn. 4060, 4061, 4062/2010) – irrevocabilmente estinta. Tale nuovo indirizzo sembra costituire una via per mitigare la rigidità dell’approccio assunto dalla Cassazione in relazione a tali fattispecie. L’irrevocabilità dell’estinzione affermata dai giudici di legittimità ha infatti sollevato – in specie – due ordini di problemi: (i) in primo luogo, ed in generale, il problema della sorte delle situazioni giuridiche soggettive, attive e passive, sostanziali e processuali, “sopravvissute” e “sopravvenienti”, facenti capo alla società estinta – problema risolto sposando il modulo della successione a titolo universale, seppur “sui generis”, dei soci (cfr. Cass., sez. un., nn. 6070, 6071, 6072/2013, consolidata; sul tema, V. SANNA, Cancellazione ed estinzione delle società di capitali, Torino, 2013, spec. p. 23 ss.; ID., L’iscrizione delle società ed i suoi effetti, in AA.VV., Il registro delle imprese a vent’anni dalla sua istituzione, a cura di C. Ibba-I. Demuro, Torino, 2017, p. 239 ss.; D. DALFINO, La cancellazione della società dal registro delle imprese. Profili processuali, Torino, 2017); (ii) in secondo luogo, per quanto riguarda il settore tributario, la sorte dell’atto – appunto – notificato ad una società estinta, atteso che in tale situazione, come richiesto dalla medesima giurisprudenza, il Fisco dovrebbe agire solo nei confronti degli ex-soci o dell’ex-liquidatore, nei limiti delle responsabilità sancite dall’art. 2495, comma 2 c.c. ovvero dall’art. 36, D.P.R. n. 602/1973 (sul tema, F. PEPE, Le implicazioni fiscali della morte (e resurrezione?) delle società cancellate dal registro delle imprese, in Riv. dir. trib., 2016, I, p. 39 ss.; più ampiamente, A. GUIDARA, La successione nelle situazioni soggettive tributarie, Padova, 2018). Riguardo quest’ultimo profilo, la soluzione inizialmente adottata dalla giurisprudenza fu netta e nel senso della “radicale” invalidità dell’atto: una soluzione coerente all’idea della irreversibilità della vicenda estintiva, ma del tutto [continua..]
Fascicolo 2 - 2018