L’OCSE sta promuovendo il passaggio dalle classiche Mutual Agreement Procedures a nuove procedure di natura arbitrale.
La Commissione Europea si è affiancata alle iniziative dell’OCSE, elaborando la Direttiva UE 2017/1852 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea, per rafforzare e rendere effettive le Mutual Agreemen Procedures.
La Direttiva introduce meccanismi per risolvere le controversie tra Stati membri che emergano dall’interpretazione ed applicazione di accordi e Convenzioni che prevedono l’eliminazione della doppia imposizione del reddito e, ove applicabile, del capitale; tali meccanismi si innestano nel tessuto degli accordi vigenti, inserendo specifiche norme per risolvere il caso controverso ed attribuendo al contribuente ampi poteri di impulso in caso di inerzia da parte delle autorità fiscali degli Stati. Il profilo caratterizzante è la previsione di una procedura celere e di una fase vincolante ed obbligatoria, affidata a Commissioni indipendenti, che hanno connotazione arbitrale.
The decree. lgs. 10 june 2020, n. 49 implements the EU directive 20171852 on international tax dispute resolution mechanisms: the underlying issues The OECD is promoting a shift from classic Mutual Agreement Procedures to new arbitral procedures.
The European Commission joined the OECD initiatives by drafting the EU Directive 2017/1852 on tax dispute resolution mechanisms in the European Union, in order to strengthen and make the Mutual Agreement Procedures effective.
The Directive introduces mechanisms to solve disputes between Member States arising from the interpretation and application of agreements and Conventions providing for the elimination of double taxation of income and, where applicable, capital. These mechanisms join the existing agreements, inserting specific rules to solve the disputed case. Furthermore, they give the taxpayer broad powers of impulse should State Tax Authorities remain inactive. The main feature is the provision of a fast procedure and a binding phase, entrusted to independent commissions, which have an arbitral connotation.
1. La Commissione Europea, in piena sintonia con l’iniziativa OCSE del Multilateral Instrument, ha elaborato la Direttiva UE 2017/1852 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea.
Questo intervento si innesta nel tessuto degli accordi vigenti, inserendo specifiche norme per risolvere il caso controverso ed attribuendo al contribuente ampi poteri di impulso in caso di inerzia da parte delle autorità competenti (IANNACCONE, Doppia imposizione internazionale: approvata la Direttiva sui meccanismi di risoluzione delle controversie, in Corr. trib., 2018, p. 273; FERRONI, La nuova Direttiva UE per la risoluzione delle controversie fiscali, in Il Fisco, 2018, p. 454; TRIVELLIN, Studi sugli strumenti di risoluzione delle controversie fiscali internazionali, Padova, 2019; CALIFANO, Aspetti fiscali dell’arbitrato internazionale, in AA.VV., Trattato diritto dell'arbitrato, diretto da D. Mantucci, XII, Napoli, 2020).
La Direttiva, che doveva essere recepita entro il 30 giugno 2019, accelera le procedure ed introduce una fase, affidata a Commissioni indipendenti, vincolante ed obbligatoria.
L’Italia ha tardato non poco nel dare attuazione alla Direttiva 2017/1852, entrata in vigore nel giugno 2019, ma tardivamente recepita; la Commissione Europea ha quindi avviato una procedura d’infrazione (n. 2019/0217) contro l’Italia (v. https://ec.europa.eu/atwork/applying-eulaw/infringements-proceedings/infringement-decisions).
Si è dovuto attendere il D.Lgs. 10 giugno 2020, n. 49, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione europea”, emanato in attuazione dell’art. 8, comma 1, L. n. 117 del (legge di delegazione europea 2018).
Il D.Lgs. n. 49/2020 risulta sostanzialmente in sintonia con la Direttiva 2017/1852, riproponendone spesso pedissequamente il contenuto.
Ci si propone di esaminare l’evoluzione delle Mutual Agreement Procedures nella prospettiva di una maggiore efficienza delle controversie fiscali internazionali e di una maggiore effettività delle regole delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni, nell’interesse non solo degli Stati, ma anche del contribuente, cercando di cogliere i tratti caratterizzanti del passaggio dalle MAP alle procedure arbitrali.
A tal fine ci si soffermerà su alcuni profili particolari della Direttiva e del Decreto attuativo, con l’intento di capire: –se le nuove procedure introdotte hanno veramente connotazione arbitrale; –se il tradizionale favor del bilateralismo per gli accordi fra le autorità fiscali degli Stati contraenti alla fine cederà il passo all’emergente favor del multilateralismo per le procedure [continua..]