argomento: Sanzioni e contenzioso - Giurisprudenza
L’articolo analizza una recente sentenza di secondo grado avente ad oggetto le preclusioni procedimentali e processuali contenute nell’art. 32, del D.P.R. n. 600/1973 e, in particolare, la causa di giustificazione di cui al comma V. I giudici di merito forniscono una lettura apprezzabile del quadro normativo, che coglie la ratio delle disposizioni in questione e che valorizza la intenzionalità della condotta del contribuente al fine di sottrarsi ai controlli. Il lavoro, inoltre, valuta se, ed in che termini, il sistema delle preclusioni delineato nell’art. 32, comma V, possa consentire di conciliare i principi di buona fede e leale collaborazione con il diritto al silenzio, in una interpretazione costituzionalmente orientata che tenga conto anche del nuovo art. 10-ter dello Statuto dei diritti del contribuente.
» visualizza: il documento (CGTII Lazio, sent. 3 febbraio 2025, n. 704)PAROLE CHIAVE: art. 32, D.P.R. n. 600 del 1973 - preclusioni - nemo tenetur se detegere - cause di giustificazione - principio di proporzionalità
di Chiara Lattanzi
1. La corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio con la sentenza in commento, si è di recente pronunciata in materia di [continua ..]