Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
G. Giappichelli Editore

27/09/2025 - La disciplina delle società di comodo tra antielusione, antievasione e tassazione patrimoniale

argomento: Attuazione del tributo - Giurisprudenza

L’ordinanza con cui la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sui presupposti per la disapplicazione della disciplina delle società di comodo rappresenta un’occasione utile per riflettere, ancora una volta, sulla natura e sulle finalità della normativa in questione, anche alla luce delle più recenti sentenze di merito sul tema. Nel caso esaminato, una società aveva concesso in affitto a terzi la propria unica azienda percependo un canone che, per la sua entità, non ha consentito il raggiungimento dei ricavi minimi richiesti dall’art. 30 della L. n. 724/1994, nella versione vigente nel periodo d’imposta 2012. La Corte ha cassato con rinvio la decisione di secondo grado, rilevando l’omessa valutazione delle circostanze che avevano condotto alla determinazione del canone e che, se esaminate, avrebbero potuto integrare una causa oggettiva idonea a giustificare il mancato superamento del test di operatività. La Corte ha infine corretto l’errore contenuto nella sentenza impugnata, chiarendo – in conformità al proprio orientamento consolidato – che prima delle novità introdotte dal D. Lgs. n. 156/2015, l’impugnazione del diniego di disapplicazione della disciplina in oggetto aveva natura facoltativa e non obbligatoria. Parimenti, le recenti modifiche alla disciplina dell’interpello contenute nel D. Lgs. n. 219/2023 operano soltanto per l’avvenire, essendo prive di rilevanza interpretativa.

» visualizza: il documento (Corte di Cassazione, 14 giugno 2024, ord. n. 16600) scarica file

PAROLE CHIAVE: società di comodo - riforma fiscale - norma antievasiva -


di Valentino Tamburro

1. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16600 del 14 giugno 2024, è tornata ad occuparsi dei presupposti per la disapplicazione [continua ..]