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10/03/2023
Brevi note sulla legittimità della notifica di atti tributari effettuata da indirizzo PEC non inserito in pubblici registri


argomento: Attuazione del tributo - Giurisprudenza

La possibilità attribuita alle Agenzie di fiscali di notificare gli atti impositivi, relativi alla fase di accertamento e a quella di riscossione, avvalendosi della posta elettronica certificata ha sicuramente contribuito a rendere la procedura notificatoria più snella ed economica. Se è pur vero che rispetto alle tradizionali modalità di notifica “cartacea” dell’atto (e.g. notifica a mezzo posta ordinaria, notifica c.d. diretta, etc.), quella mediante PEC è tendenzialmente istantanea e improntata all’efficienza dell’azione amministrativa, non possono in ogni caso essere violati determinati obblighi in capo al soggetto pubblico notificatore che attengono alla pubblicità degli account di posta elettronica certificata utilizzati. Nell’annotare la sentenza in rassegna si darà, dunque, atto di un nutrito orientamento giurisprudenziale secondo cui gli atti impositivi vengono dichiarati insanabilmente nulli perché, a monte, il procedimento notificatorio effettuato attraverso un indirizzo PEC non iscritto nei pubblici registri integra un’ipotesi di inesistenza.

» visualizza: il documento (CGT II grado Campania, sent. 21 ottobre 2022, n. 6927) scarica file

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COMMENTO

di Pietro Mastellone

1. Il presente contributo intende approfondire l’orientamento della giurisprudenza che si è occupato della notifica di atti tributari, per lo più attinenti alla fase della riscossione, effettuata da indirizzi PEC non presenti nei pubblici registri. Come si vedrà meglio [continua ..]

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