argomento: Sanzioni e contenzioso - Giurisprudenza
La Suprema Corte, con una sentenza senza precedenti e rimasta fin qui isolata, nega ogni effetto abrogativo dell’art. 236 bis L. fall. ad opera dell’art. 342 del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII) in tema di delitto di false attestazioni e relazioni. Per i giudici di nomofilachia non vi è soluzione di continuità tra le due norme, e così il nuovo art. 342 CCII non ha determinato effetti abrogativi parziali rispetto alla corrispondente figura di cui all' art. 236 bis L. fall., con riferimento al giudizio di “fattibilità economica” considerato che lo stesso art. 236 bis L. fall. già valorizzasse, non la valutazione prognostica del professionista relativa alla “fattibilità economica” del piano, bensì solo la correttezza dei metodi e dei criteri valutativi impiegati.
» visualizza: il documento (Corte di Cass. Pen., sent., 13 febbraio 2024, n. 13016)PAROLE CHIAVE: falso in attestazioni - veridicità dei dati aziendali - fattibilità economica - attestatore
di Fabrizio Virdis
1. La sentenza in commento coinvolge un professionista attestatore che, nell’ambito di una procedura di concordato preventivo ex 161 L. fall., [continua ..]