argomento: Profili europei e Internazionali - Giurisprudenza
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, dopo il noto caso belga, torna nuovamente ad affrontare le problematiche poste dalle imprese allocate in altri Paesi Membri che gestiscono piattaforme digitali di intermediazione immobiliare per locazioni brevi, verificando se gli obblighi imposti dalla normativa italiana (raccolta e trasmissione di dati, effettuazione di ritenuta alla fonte e nomina di un rappresentante fiscale) siano compatibili con il principio di libera prestazione dei servizi. I Giudici europei riconoscono l’assenza di effetti restrittivi in capo alle prime due misure, che hanno carattere generale ed un ambito applicativo privo di distinzioni, mentre censurano la terza, reputata non proporzionata alle finalità di interesse generale da perseguire.
» visualizza: il documento (Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sentenza 22 dicembre 2022 – causa C-83/21)PAROLE CHIAVE: economia digitale - libera prestazione dei servizi - locazioni brevi
di Lorenzo Pennesi
1. Nell’ultimo decennio si è registrato un aumento esponenziale di piattaforme digitali che offrono in rete servizi afferenti ai [continua ..]