Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo


Cooperazione amministrativa fiscale o contabilità? L´UE approva la rendicontazione pubblica paese per paese delle multinazionali evitando il voto all´unanimità (di Chiara Francioso, Dottoressa di ricerca in Scienze giuridiche, Università degli Studi di Milano-Bicocca)


Dopo un lungo iter legislativo, è stata approvata la Direttiva n. 2021/2101/UE che assoggetta ad un regime di pubblicità la “rendicontazione Paese per Paese” cui le multinazionali erano già tenute ai fini dello scambio obbligatorio di informazioni (in forza della DAC 4). Il presente contributo esamina la ratio, i soggetti coinvolti, le modalità attuative ed il contenuto dei nuovi obblighi di pubblicazione, evidenziando alcuni profili critici del procedimento legislativo adottato e dando conto del complesso bilanciamento fra trasparenza e tutela dei segreti industriali o commerciali.

Parole chiave: trasparenza; rendicontazione; pubblicità.

Between fiscal administrative cooperation and accounting: the EU passes a directive on mnes’ public country-by-country reporting avoiding the unanimity requirement

Following a long legislative process, the EU passed the Directive no. 2021/2101/EU which makes available to the public those “Country-by-Country reports” that have so far been circulated among the domestic tax authorities through the automatic exchange of information. This paper introduces the subjective and objective scope of the Directive and discusses the rationale of the new publicity requirement. Furthermore, it makes some critical remarks concerning the legislative basis and voting procedure adopted and the issue of balancing tax transparency goals with the protection of trade secrets.

Keywords: Transparency; Country-by-Country Reporting; Publicity.

1. Introduzione. – All’esito di lavori protrattisi per un lustro, nel novembre scorso è stata adottata la Direttiva UE che dispone la pubblicazione sul web della “rendicontazione Paese per Paese” da parte di alcuni gruppi multinazionali (Direttiva n. 2021/2101/UE). La rendicontazione Paese per Paese (“CbCR”) è una forma periodica di disclosure, con cui i gruppi multinazionali illustrano, per ciascuna giurisdizione in cui operano, le attività svolte da ogni entità controllata, le consistenze reddituali e patrimoniali, il numero di addetti e le imposte maturate e versate. L’adozione dell’istituto nell’Unione europea si deve alle raccomandazioni contenute nell’Azione n. 13 dell’iniziativa BEPS dell’OCSE e del G20, che promuove un nuovo strumento di trasparenza contro fenomeni di manipolazione dei prezzi di trasferimento (sulla cui attuazione, cfr., da ultimo, OCSE, Country-by-Country Reporting – Compilation of 2021 Peer Review Reports: Inclusive Framework on BEPS: Action 13, OECD/G20 Base Erosion and Profit Shifting Project, OECD Publishing, Parigi, 2021. Si veda, altresì, Zago, Action 13: Transfer Pricing Documentation and Country-by-Country Reporting (Final Report), in Viotto (a cura di), Overview del progetto OCSE in materia di Base Erosion and Profit Shifting, Pisa, 2019, p. 193 ss.). Già negli anni Settanta del Novecento, in sede ONU, erano state avanzate proposte innovative per la “public disclosure of information regarding the activities of transnational corporations on a country basis”, che non ebbero seguito per carenza di consenso (UN Commission on Transnational Corporations, Doc. ST/CTC/5; E/C. 10/32; E/C. 10/33; E/C.10/1982/8/Rev.l, New York, 1977-1984, su cui v. S.F. Rahman, International accounting regulation by the United Nations: a power perspective, in Accounting, Auditing & Accountability J., 1998, p. 593 ss.). Nello standard promosso in sede OCSE-G20, destinatarie dei report con le informazioni elencate sono le sole amministrazioni fiscali. In particolare, la società capogruppo dovrebbe rendere, all’amministrazione dello Stato di residenza, una dichiarazione su un modello ufficiale (e comune a tutte le giurisdizioni aderenti), che diviene poi oggetto di scambio automatico di informazioni. All’indomani delle risoluzioni BEPS, la Commissione europea, pur favorevole allo scambio automatico, ha intravisto nel CbCR uno strumento di possibile controllo diffuso sul corretto riparto del carico tributario, osservando che la pubblicazione consentirebbe «ai cittadini di valutare le strategie fiscali delle multinazionali e di vedere quanto contribuiscono al welfare in ogni Paese» [COM (2016) 198, 13 aprile 2015, memorandum esplicativo, § 5, traduzione non ufficiale], nel senso auspicato da alcune organizzazioni non governative (cfr. Knobel, Country by country reports: [continua..]
Fascicolo 1 - 2022