Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
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La valenza del ruolo nel diritto fallimentare (di Fabio Russo, Assegnista di ricerca in Diritto tributario, Università di Napoli Federico II)


Il ruolo è l'unico atto tributario statico che si esteriorizza con la notificazione di un atto dinamico. La notificazione del ruolo è imprescindibile nell'esecuzione esattoriale, mentre non è necessaria in ambito fallimentare, né per provocare il fallimento del contribuente e né per insinuarsi al passivo. Nelle procedure concorsuali, quindi, è bastevole l’estratto dal ruolo ad esplicitare e documentare, salvo contestazione, la pretesa del concessionario per la riscossione. Il decennio trascorso dalla pubblicazione del D.L. n. 78/2010, che ha accelerato l’attività di riscossione, non impatta sulle procedure concorsuali.

Parole chiave: fallimento; passivo; prova; estratto ruolo.

The importance of the role in bankruptcy law

The role is the only static tax deed that is externalized with the notification of a dynamic deed. Notification of the role is essential in the execution of the tax collection, while it is not necessary in the bankruptcy context, neither to cause the taxpayer to go bankrupt and nor to insinuate itself into the liabilities. In the insolvency procedures, therefore, the excerpt from the role is sufficient to clarify and document, unless contested, the claim of the concessionaire for collection. The decade that has elapsed since the publication of decree law 78/2010, which accelerated the collection activity, does not impact on insolvency procedures.

Keywords: failure; passive; trial; role extract.

1. La tematica affrontata. Il ruolo è atto statico che esplicita una determinata pretesa verso il contribuente iscritto per una o più partite. In ambito tributario il solo ruolo, sebbene titolo esecutivo, non è proceduralmente in grado di reggere la fase della riscossione, dovendo il concessionario notificare o la cartella di pagamento, oppure l’avviso di accertamento immediatamente esecutivo. Nel diritto fallimentare, invece, il solo ruolo, documentato dall’appo­sito estratto, è generalmente in grado tanto di promuovere il fallimento del contribuente, quanto di consentire l’insinuazione al passivo da parte dell’A­gente della riscossione, prescindendo dalla notificazione. Il tema ora affrontato assume, pertanto, un doppio rilievo, poiché analizza tanto il diritto del creditore ad inserirsi nella procedura di fallimento, quanto quello di promuoverla. La questione è affrontata dalla dottrina, che ha generalmente assunto una posizione contraria a quella giurisprudenza che, invece, ribadisce la sufficienza del solo ruolo nel diritto fallimentare. La Suprema Corte, invece, si contorce in due posizioni antagoniste, anche se prevale quella avversata dalla dottrina. Il corollario dell’impostazione prevalente seguita dal massimo consesso riguarda un elemento più materiale, perché non solo è ininfluente il sub procedimento di notificazione affinché il credito erariale rappresentato da un atto tributario possa promuovere la procedura o inserirsi nella stessa, ma non occorre produrre neanche l’atto tributario, idoneamente sostituito dall’estratto ruolo che contiene gli elementi necessari e sufficienti alla comprensione dei requisiti minimi della pretesa. L’estratto ruolo, sebbene sia un mero documento e non un atto autonomamente impugnabile innanzi il giudice tributario, ha quindi assunto una rilevanza molto estesa in altri settori, come quello fallimentare (cfr. Paparella, Le indicazioni delle Sezioni Unite della Suprema Corte sull’impugnabilità dell’estratto di ruolo e gli effetti sull’ammissione al passivo dei crediti tributari, in Riv. dir. trib., 2017, 1, pp. 1-26, pt.1). 2. L’ordinanza n.4540/2020. La tematica analizzata muove dal recente imbarazzo registratosi in seno alla Suprema Corte la cui prima sezione civile, con l’ordinanza n.4540/2020, ha rimesso alle Sezioni Unite la questione interpretativa riguardante la riscossione dei crediti tributari nei confronti delle procedure fallimentari. I giudici di legittimità si sono chiesti “se l’avviso di addebito e l’avviso di accertamento esecutivo dell’Agenzia delle Entrate, quali nuovi titoli previsti dagli artt. 29 e 30 d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, sostituiscono la notifica della cartella di pagamento ai fini dell’insinuazione nel passivo fallimentare”. [continua..]
Fascicolo 2 - 2022