L’imposta liquida-mv è il modello logico dell’imposta che meglio rappresenta l’insieme delle soluzioni comprese nell’intersezione tra gli insiemi delle soluzioni di una legislazione (ossia di un sistema) che tassi l’economia digitale mediante due distinte funzioni: una, generale, di far concorrere tutti alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e una, speciale, di tutelare le entrate. Ciò sembra valere, in particolare, se metodi di tale legislazione sono il reddito liquido-mv, il valore aggiunto liquido-mv e la sostituzione liquida-mv e se oggetti di tale legislazione sono i digital services e il data mining.
Liquid tax-mv as a new legislative model for safeguarding revenue and taxing the digital economy Liquid tax-mv is the logical model of the tax that best represents the set of solutions in the intersection between the sets of solutions of a legislation (i.e. of a system) that taxes the digital economy using two distinct functions: a general one, to ensure everyone contributes to public spending on the basis of their ability to pay and a special one, to safeguard state revenue. This would seem to apply, in particular, if the methods of this legislation are liquid income-mv, liquid added tax-mv and liquid withholding tax-mv and if the objects of the legislation are digital services and data mining.
1. Rivolgo innanzitutto alle Autorità e a Tutti i presenti un cordiale saluto e un vivo ringraziamento per aver preso parte a questo incontro.
Un saluto e un ringraziamento speciale sento poi di dover rivolgere al Corpo della Guardia di Finanza per avermi concesso l’onore di poter svolgere una relazione etico-scientifica su un tema particolarmente complesso, in un’occasione così importante e dinanzi a un pubblico tanto autorevole e qualificato.
Infine, vorrei salutare di cuore gli studenti, la loro così ampia partecipazione mi rende particolarmente felice.
2. Il titolo del tema che mi è stato affidato è Legislazione a tutela delle entrate e tassazione della digital economy[1].
È un titolo a dir poco affascinante perché pone in relazione la “tassazione della digital economy” non con qualsivoglia legislazione, ma con una legislazione che abbia una duplice funzione: la funzione generale, di far concorrere tutti alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, e una funzione speciale, e questa è la peculiarità, di tutelare le entrate.
Dunque, Ragionando matematicamente, dovrò svolgere un sistema giuridico fatto di due funzioni, ciascuna delle quali ha un suo insieme di soluzioni; in sintesi, per poter giungere a una conclusione verificabile, ossia falsificabile, dovrò individuare l’intersezione dei due rispettivi insiemi di soluzioni-mv (Versiglioni, Legistica, ‘diritto matematico’ e ‘diritto digitale’, in Innovazione e diritto, 2015. Id., Diritto matematico-mv, Diritto con verità-mv e diritto senza verità-mv, Pisa, 2020).
Iniziamo col fissare le due funzioni.
Se tutela delle entrate implica adempimento del contribuente, allora il titolo invita a porre la nostra attenzione sull’enorme problema pratico dell’effettivo adempimento del tributo dovuto sulla Economia digitale.
Problema, questo, che si trova a valle di molti altri problemi posti a monte: come identificare l’effettivo contribuente (ad es., chi è tizio-digitale)? Dove si troverà l’effettivo contribuente (ad es., in un paradiso fiscale)? Quale sarà l’effettiva fattispecie tassabile (ad es., cos’è un servizio digitale)? Chi può accertare come stanno davvero le cose digitali se, per conoscere la loro vera natura, occorrono conoscenze tecnologiche che solo pochissimi paesi possiedono (ad es. chi conosce l’algoritmo di un qualsiasi diffusissimo motore di ricerca)? Una volta scritte complesse disposizioni giuridiche internazionali chi le interpreta (ad es., la traduzione in italiano è corretta, i concetti espressi dagli altri sono simili ai nostri)?
Se, dunque, la “tutela” dell’entrata è la parte focale del discorso, se “tutela” implica giustizia e giustizia implica verità, allora nel [continua..]