Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
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Note in tema di ruoli straordinari e obblighi di motivazione (di Maria Cecilia Fregni, Professore ordinario di Diritto tributario, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)


La cartella di pagamento emessa a seguito di iscrizione a ruolo straordinaria da parte dell’Amministrazione finanziaria deve essere motivata, sia pure succintamente, con riferimento al fondato pericolo che ha giustificato la formazione del ruolo straordinario ai sensi dell’art. 11, comma 3, del D.P.R. n. 602/1973.

Parole chiave: riscossione; ruoli straordinari; fondato pericolo per la riscossione; motivazione.

Notes on extraordinary tax collection and obligation to state reasons

The payment demands issued following registration by the Tax Administration in extraordinary role must be justified, albeit succinctly, with reference to the well-founded danger that justified the formation of the extraordinary role pursuant to third paragraph of Article 11 of the D.P.R. n. 602/1973.

Keywords: tax collection; registration in extraordinary roles; conditions; well-founded danger to tax collection; motivation.

1. La Corte di Cassazione, nella recente pronuncia n. 22306/2021, emessa dalla V sezione, torna sul tema della motivazione dei ruoli con una decisione che si allinea alla giurisprudenza che si va consolidando sul tema (v. in senso conforme, tra le più recenti, Cass., ord. 14 aprile 2020, n. 7795, in banca dati Pluris; Id., 18 aprile 2018, n. 9450, in Boll. trib., 2018, p. 1633, con nota di Carnimeo, Il procedimento “semplificato” di liquidazione dei tributi dovuti in base alle dichiarazioni, di cui all’art. 36 bis del D.P.R. n. 600/1973, non esclude a priori l’obbligo di motivazione e di “contraddittorio preventivo” con il contribuente). Anche se non ricorrono elementi di particolare novità, mi pare che l’esame della sentenza possa essere l’occasione per riprendere alcuni profili di interesse, che conviene tenere presenti anche in un contesto già “maturo”, in cui pure permangono profili di criticità, soprattutto se si pone mente al tema del bilanciamento tra le esigenze del Fisco ed una tutela adeguata per il contribuente, relativamente al suo diritto di contestare la legittimità dei presupposti del ricorso all’iscrizione a ruolo straordinaria, e non solo. Come è noto, ai sensi dell’art. 15 bis, D.P.R. 29 settembre 1972, n. 602, è consentito all’Agenzia delle Entrate – in deroga alle regole in materia di iscrizione a ruolo in base ad accertamenti non definitivi di cui all’art. 15 – di affidare all’agente della riscossione l’intero carico individuato dall’avviso di accertamento, e non – come avviene generalmente – il carico ridotto, costituito da un terzo della relativa imposta accertata e relativi interessi. In altri termini, l’agente della riscossione iscrive nei ruoli straordinari l’intero importo inerente a imposte, interessi e sanzioni risultante dall’avviso di accertamento, anche se non definitivo. Secondo l’articolo 11, comma 3, dello stesso decreto, l’iscrizione nei ruoli straordinari avviene quando vi è “fondato pericolo per la riscossione”. In sostanza, l’iscrizione nel ruolo straordinario trova applicazione tutte le volte in cui la situazione economico-finanziaria del contribuente non offra garanzie idonee a soddisfare la pretesa fiscale. Ciò si verifica, in specie, nei casi in cui vi sia una sproporzione tra credito vantato dall’Amministrazione finanziaria e valore dei beni facenti parte del patrimonio del contribuente, tenuto conto anche dell’eventualità che quest’ultimo possa disperderli o sottrarli alla garanzia prima di avere soddisfatto la pretesa fiscale. Appare evidente la natura cautelare del ruolo straordinario, posto a tutela del credito dell’Amministrazione, come espressamente affermato dalla stessa Corte di cassazione (cfr. Cass., sez. un., 13 gennaio [continua..]
Fascicolo 2 - 2021