Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
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Dalla tax compliance agli indici sintetici di affidabilità fiscale (di Fabrizio Amatucci, Professore ordinario Diritto Tributario nell’Università degli Studi di Napoli Federico II.)


Gli indici sintetici di affidabilità fiscale perseguono la duplice finalità di favorire l’emer­sione spontanea delle basi imponibili e stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari dei contribuenti esercenti attività di impresa, arti o professioni ed il rafforzamento della collaborazione con AF. nel rispetto dei principi ispiratori della Tax compliance. Tali nuovi parametri standardizzati, sono altresì volti a sostituire gli abrogati studi di settore aventi una ben diversa finalità rappresentata dal potenziamento della attività di controllo, senza alcuna premialità e forma di collaborazione preventiva con l’A.F. La complessa determinazione degli ISA e la richiesta di comunicazione di elementi positivi del reddito ai fini premiali, unitamente alla mancanza di contraddittorio preventivo obbligatorio, rendono tali nuovi strumenti ben diversi dalle forme collaborative previste nell’ambito della cooperative tax compliance e non consentono il perseguimento delle finalità previste dal legislatore.

From tax compliance to the tax reliability index

The tax reliability index (ISA) aims a double goals consisting in the promotion of voluntary disclosure of tax bases and in the incentive of the payment of tax from taxpayers who carry on economic, professional and artistic activities through cooperation with the Tax Authorities on the basis of tax compliance inspiring principles. These new standards have been introduced to substitute and change the previous index (studi di settore) having the different purpose of strengthening of tax audit without a rewarding and previous cooperative relationship. The difficult of implementation of ISA and the disclosure of new of revenue as a condition to access to the benefits without a general right to be heard, makes these new instruments not in accordance with the others cooperative compliance rules and they do not permit the achievement of the national legislator aims.

Gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), sono stati introdotti dall’art. 9 bis del D.Lgs. n. 50/2017. Tali indici, elaborati con metodologia basata su analisi di dati relativi a più periodi di imposta, sono tesi a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale e professionale ed esprimono, sulla base di una scala da 1 a 10, il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, anche al fine di consentire sulla base dei dati dichiarati, l’ac­cesso al regime premiale. Gli indici di affidabilità sono elaborati alla luce dei valori economici, contabili ed extracontabili dichiarati da parte dei contribuenti. I dati rilevanti vengono desunti sulla base di numerose fonti rappresentate dalle dichiarazioni fiscali, dalle informazioni disponibili presso l’ana­grafe tributaria, le agenzie fiscali”, l’I.n.p.s., l’Ispettorato del lavoro, la Guardia di finanza e, infine, in via residuale, anche sulla base di “altre fonti non meglio precisate”. Al comma 1 di tale norma è indicata precisamente la loro finalità consistente nel favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e stimolare l’as­sol­vimento degli obblighi tributari dei contribuenti e il rafforzamento della collaborazione con l’A.F. È evidente dunque che il nostro legislatore, attraverso la previsione di tali indici, mira alla realizzazione della cooperazione preventiva rafforzata tra contribuente e A.F., che rientra tra le finalità già previste dalla legge n. 190/2014 art. 1 c. 634 e dalla legge delega 11 marzo 2014, n. 23, artt. 6 e 9 con diverse modalità per le imprese di maggiori e minori dimensioni in attuazione degli impegni assunti a livello internazionale e UE. La legge delega 23/2014, ha previsto uno sviluppo degli istituti orientati alla semplificazione ed alla collaborazione, riconoscendo, come preminente, l’esigenza di un’evo­luzione dei rapporti tra contribuenti e Fisco nel contrasto alle pratiche elusive ed evasive, in linea con l’adozione di forme di interlocuzione avanzata basate sulla collaborazione, già diffuse in altri Paesi e note come Cooperative Compliance Programmes. Inoltre all’art. 6 della L. 23/2014, è stato previsto un sistema di tutoraggio al fine di garantire ai contribuenti di minori dimensioni, una migliore assistenza e forme premiali consistenti in una riduzione degli adempimenti. Tali nuove forme di collaborazione, in particolare, sono state elaborate a livello internazionale nel Documento OCSE Co-operative Compliance: A Framework. From Enhanced Relationship to Co-operative Compliance del 17.5.2013. Tale atto di soft law, se pur rientrante tra le modalità attuative delle politiche di contrasto all’erosione fiscale, alla pianificazione fiscale aggressiva ed alle frodi, attraverso il coordinamento delle [continua..]